Un’occasione dedicata a studenti, tecnici e amministratori cittadini per approfondire le tecnologie e i meccanismi di un sistema di trattamento rifiuti simile a quello dell’impianto che sorgerà a Legnano.
Legnano, 8 maggio 2018 – Studenti e docenti della classe terza dell’Istituto Dell’Acqua (indirizzo CAT- Costruzioni, Ambiente, Territorio) di Legnano hanno visitato, ieri, l’impianto di trattamento della frazione organica dei rifiuti situato a Faedo, Comune della provincia autonoma di Trento.
L’iniziativa costituisce la tappa conclusiva di Legnano Biometano 4 Students, il progetto che, nato dalla collaborazione tra AMGA Legnano S.p.A, AEMME Linea Ambiente, Asja Ambiente S.r.l e la scuola legnanese di via Bernocchi, intende avvicinare gli studenti al mondo del lavoro, illustrando loro gli aspetti progettuali e realizzativi di un impianto con caratteristiche simili a quello che Asja (per conto di AMGA), andrà a realizzare sul territorio di Legnano, il prossimo anno. Con tale iniziativa, i ragazzi hanno potuto infatti approfondire direttamente sul campo la conoscenza dell’impianto, attraverso la viva voce degli esperti che lo hanno costruito e del personale che vi lavora quotidianamente. Per i ragazzi, dunque, è stata una lezione pratica, ad integrazione e completamento di quelle teoriche tenute in classe dai tecnici di Asja: per quest’ultima, inoltre, anche un’occasione ulteriore per diffondere ancora più capillarmente la conoscenza del progetto sul territorio legnanese.Proprio per questo, all’iniziativa di oggi sono stati invitati anche il sindaco, Gianbattista Fratus, l’assessore all’assetto e alla gestone del territorio, Gianluca Alpoggio, alcuni rappresentanti di AMGA e di AEMME Linea Ambiente e, non ultimi, gli esponenti della stampa locale.
“La giornata di ieri ha rappresentato il degno coronamento di un percorso che ha contribuito a rafforzare ulteriormente il dialogo tra il mondo della scuola e la nostra realtà azienda. Non è, infatti, la prima volta che AMGA accoglie nella propria sede gli studenti delle scuole superiori per tirocini curriculari o stage formativi, ma costituisce senza dubbio una novità il fatto di aver consentito loro di condividere le tappe di realizzazione di un’opera che, legata al bando più grosso che la nostra società abbia mai emesso, è ancora in fase di realizzazione - spiega Stefano Besseghini, presidente di AEMME Linea Ambiente - Ciò permetterà ai ragazzi e anche alla popolazione del territorio (grazie al ciclo d’incontri pubblici che organizzeremo), di seguire, passo dopo passo, le tappe di un percorso che porterà a Legnano uno dei più moderni esempi di economia circolare”.
“Il percorso di formazione si configura come uno step tra i più importanti nel coinvolgimento e dialogo con la comunità legnanese, perché vede come protagonisti gli studenti che in futuro saranno chiamati alla gestione dei rifiuti. Crediamo che l’informazione e la formazione debbano passare anche da attività pratiche che garantiscano l’accesso diretto a un bagaglio informativo altrimenti di difficile accesso e comprensione.” - afferma Jody Olivero, Ufficio Sviluppo Asja Ambiente Italia – “La visita all’impianto si inserisce all’interno di questo percorso formativo che permette da un lato ai ragazzi di avvicinarsi al mondo del lavoro e dall’altro ad Asja di entrare in contatto con il territorio. Uno scambio reciproco di conoscenze che speriamo possa continuare in futuro.”
L’impianto di Faedo.
Attivo dal novembre 2012, l’impianto oggetto della visita di oggi è proprietà di Bio Energia Trentino S.r.l, società specializzata nel trattamento dei rifiuti.
Situato in località Cadino (nel Comune di Faedo), il biodigestore (fulcro dell’intera struttura tecnologica), trasforma la frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU) e gli sfalci di verde urbano in biogas e in compost di qualità, utilizzabile in agricoltura quale fertilizzante naturale.
Tratta oltre 25 mila tonnellate annue e circa 8 mila di verde: rifiuti, questi, che giungono da metà della regione: a Cadino conferiscono infatti le Valli di Fiemme e di Fassa, la Rotaliana e la Val di Non, buona parte della città di Trento e la Bassa Valsugana.
Le tecnologie impiegate hanno dimostrato di poter essere la chiave di volta di una sintesi felice tra esigenze ambientali e industriali, tra istanze della comunità territoriali e delle imprese, tra gestione del ciclo dei rifiuti e sostenibilità. I risultati sono energia elettrica (in parte reimpiegata per l’impianto e in parte immessa nella rete), ed energia termica, parte della quale viene utilizzata per mantenere a 55 gradi la biodigestione e la restante parte convogliata nel teleriscaldamento che serve le utenze civili e artigiane di Cadino.
Legnano Biometano
Con il progetto Legnano Biometano, Amga, ALA e Asja Ambiente Italia si propongono di portare in Lombardia una tecnologia avanzata per rispondere in maniera adeguata alle esigenze territoriali, permettendo in tutta sicurezza e nel rispetto delle normative vigenti una gestione efficiente e virtuosa dello smaltimento e del trattamento dei rifiuti organici urbani.
Per maggiori informazioni e aggiornamenti sul progetto www.legnanobiometano.it